Centro per la cura dell’Alcaptonuria

Centro per la cura dell’Alcaptonuria

L’alcaptonuria è una rara malattia autosomica recessiva (prevalenza stimata all’incirca di 1/250.000 – 1/1.000.000), caratterizzata da un deficit dell’enzima omogentisato 1,2-diossigenasi, coinvolto nel metabolismo della tirosina. Tale difetto enzimatico è causato da una mutazione, in forma omozigote o eterozigote composta, del gene HGD. La carenza di questo enzima porta all’accumulo di acido omogentisico (HGA), il quale, una volta immesso nel circolo ematico, si deposita prevalentemente nei tessuti connettivali, per i quali presenta una maggiore affinità. In particolare, l’HGA si accumula nella cartilagine articolare, conferendole la caratteristica colorazione blu-nerastra, nonché a livello delle valvole cardiache, della prostata e dell’entesi del tendine di Achille, dove determina tipiche calcificazioni. Inoltre, può aggregarsi sotto forma di calcoli nel tratto urinario. L’eliminazione dell’acido omogentisico avviene principalmente per via renale, motivo per cui le urine dei pazienti affetti assumono una colorazione scura. Dal punto di vista clinico, i sintomi dell’alcaptonuria si manifestano intorno alla terza decade di vita, con la comparsa di ocronosi a livello della cartilagine auricolare e di iperpigmentazione delle sclere. Successivamente, nella quarta decade, si sviluppa un’artropatia che colpisce la colonna vertebrale e le grandi articolazioni, quali ginocchia, articolazioni coxo-femorali e gleno-omerali. L’accumulo progressivo del metabolita nel tempo determina complicanze severe, tra cui spondilosi, artropatia periferica grave con necessità di artroprotesi, osteoporosi, rottura spontanea dei tendini, valvulopatie, calcolosi renale e importanti calcificazioni prostatiche.

Nella UOC Reumatologia giungono pazienti affetti da alcaptonuria provenienti da tutta Italia, grazie all’intermediazione dell’Associazione Italiana Malattia di Alcaptonuria APS (AimAKU). Dal 2022 ad oggi, sono stati valutati circa 30 pazienti.
Durante la valutazione iniziale, viene eseguito un prelievo ematico per il dosaggio della tirosinemia e raccolto un campione urinario per la determinazione dei livelli di acido omogentisico. Successivamente, i pazienti vengono sottoposti a una visita specialistica condotta da un reumatologo esperto in alcaptonuria, seguita da un’ecografia osteoarticolare mirata ai distretti anatomici maggiormente colpiti dalla malattia. Il percorso di cura prevede, infine, un monitoraggio regolare dei pazienti con visite di controllo a cadenza semestrale ed annuale.

Contatti

Per contattare l’associazione AimAKU:

Ultimo aggiornamento

11 Marzo 2025, 10:36