Delegazione dell’Aou Senese all’Udienza Generale con Papa Francesco
Data:
5 Dicembre 2024
Il dg Barretta: «Una grande emozione per noi»
«Una grande emozione incontrare il Santo Padre e portare idealmente il suo saluto carico di significato a Siena per pazienti, volontari, lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse dell’ospedale Santa Maria alle Scotte». Con queste parole il direttore generale Antonio Barretta commenta la partecipazione della delegazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese all’Udienza Generale con Papa Francesco, che si è svolta martedì 4 dicembre. I professionisti che hanno partecipato all’Udienza sono alcuni dei tanti coinvolti in progetti e percorsi di umanizzazione delle cure, un tema sempre più sentito e importante per l’Aou Senese. Insieme al dg Barretta e ai professionisti, presenti la direttrice sanitaria, Maria De Marco, la direttrice amministrativa, Maria Silvia Mancini e il Comitato di Partecipazione Aziendale con la coordinatrice, Dafne Rossi e la vice coordinatrice Letizia Pini. Insieme alla delegazione senese era presente anche una delegazione dell’Aou di Modena, con il direttore generale Claudio Vagnini, con cui l’Aou Senese ha avviato da tempo un rapporto di collaborazione e scambi di idee e buone pratiche sull’umanizzazione delle cure, siglando recentemente anche un accordo con la ASL4 Liguria. «I nostri progetti di umanizzazione delle cure partono fin dalla formazione, con il corso dedicato ai professionisti cui partecipano attivamente anche i “pazienti esperti”, per migliorare gli aspetti relazionali delle cure e bilanciare il rapporto tra curare e prendersi cura – commenta Barretta – . Abbiamo, inoltre, tanti progetti che coinvolgono tutta l’organizzazione e sui quali è fondamentale la collaborazione dei professionisti e del volontariato. L’Udienza Generale è stata un’occasione importante per riflettere ulteriormente, tutti insieme, sulla necessità di curare maggiormente gli aspetti relazionali della cura e la necessità di prendersi cura dei pazienti a 360 gradi e non solo rispetto alla malattia che li ha colpiti».
Ultimo aggiornamento
5 Dicembre 2024, 10:49