Primo parto di una donna positiva al Sars-Cov2, inviata da altra struttura sanitaria: mamma e neonato sono in buone condizioni di salute. Ricoverata insieme al suo neonato anche una seconda donna che aveva appena partorito a Poggibonsi, risultata positiva
Data:
8 Novembre 2020
Primo parto di una donna positiva al Sars-COV2 all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. La donna, che sapeva di essere positiva al coronavirus grazie ad un precedente tampone, nelle prime ore di sabato 7 novembre aveva avvertito le doglie e si era rivolta all’ospedale di Poggibonsi che, a causa della positività, come riferito dalla donna, l’ha indirizzata a Siena per il parto. I professionisti dell’area meterno-infantile dell’Aou Senese, pur non essendo stati preventivamente informati dai colleghi dell’altra struttura sanitaria, si sono immediatamente attivati per mettere in sicurezza sia la donna che tutti le altre pazienti e gli stessi operatori.
L’UOSA di Diagnosi Prenatale e Ostetricia, diretta dal professor Filiberto Maria Severi, insieme alla dottoressa Alessandra Meucci, responsabile dell’Unità Operativa Professionale di Ostetricia, ha immediatamente attivato il protocollo per gravidanza e parto COVID e la donna, positiva ma asintomatica, è stata ricoverata in una delle stanze a pressione controllata per una degenza in sicurezza.
La signora ha partorito alle 9 del mattino con parto naturale, la bimba è risultata negativa al tampone per coronavirus ed entrambe sono in buone condizioni di salute.
Inoltre, nella serata di sabato 7 novembre, è stata trasferita dall’ospedale di Poggibonsi a quello delle Scotte una seconda donna che aveva appena partorito a Campostaggia ed era risultata positiva al coronavirus. La signora è stata ricoverata alle Scotte con il proprio neonato.
«Dobbiamo sempre essere pronti a intervenire per curare in maniera tempestiva e adeguata e mettere in sicurezza tutti – commenta Valtere Giovannini, direttore generale Aou Senese – ringrazio tutti i professionisti che si sono immediatamente attivati per prendersi cura di queste due donne e dei loro neonati inviati da un altro ospedale. Tutte le modifiche organizzative progettate e condivise con la Direzione Sanitaria – conclude Giovannini – tra cui il percorso dedicato alle donne in gravidanza positive al COVID, la presenza di stanze a pressione controllata che consentono ricoveri in sicurezza e anche l’alta professionalità presente nel nostro Dipartimento della Donna e dei Bambini, con reparti dedicati di terapia intensiva neonatale e chirurgia pediatrica, per intervenire in caso di necessità, sono una sicurezza in più per tutte le mamme e i loro bambini».
Ultimo aggiornamento
8 Novembre 2020, 11:28